Ci piace raccontare quello che succede nel mondo. Quindi non
ci limitiamo al nostro territorio, ma a volte sconfiniamo. Senza alcuno scopo
di guadagno, ma soltanto per conoscere e capire le problematiche che ci
affliggono. Siamo tornati sul fenomeno immigrazione a Como dove abbiamo
incontrato Carol. E’ una ragazza di 20 anni che vive nel cantone Svizzero di
Zurigo e fa la volontaria, senza tra l’altro appartenere a nessuna
associazione, al campo profughi allestito di fronte alla stazione San Giovanni.
Carol inizialmente ci guardava con diffidenza. Temeva chi si presentava dicendo
di essere giornalista. Poi, col trascorrere del tempo, abbiamo avuto un
incontro amichevole e ci ha raccontato come si svolgono le giornate al campo
profughi di Como. “Volevo vivere un’esperienza diversa, è per questo che sono
qua – racconta – Non so quanti volontari ci sono. C’è chi arriva solo per un
giorno e chi rimane per più tempo”.
Ci sono raccolte per i vestiti, un servizio da barbiere,
vengono svolte attività di vario genere. Come quella di avere avviato un corso
di lingua tedesca. “La stragrande maggioranza di loro vuole andare in Germania
– continua Carol – è per questo che abbiamo cominciato ad insegnare ai ragazzi
i rudimenti di tedesco”. Il lavoro di questi ragazzi è importantissimo. Tengono
controllato un campo profughi dove arrivano decine e decine di migranti ogni
giorno. Tutti giovanissimi. “Non passa giorno che qualcuno tenti di varcare la
frontiera – ammette Carol – qualcuno ci riesce, molti vengono rispediti
indietro”.
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