giovedì 29 dicembre 2022

Romania, viaggio nel quartiere ghetto di Ferentari: dove i bambini per mangiare si accontentano degli avanzi


Quando mi sono recato in Romania, nel mese di marzo di quest’anno, avevo già intesta di fare un passaggio nel quartiere ghetto di Ferentari. Ben lontano dalla Bucarest che somiglia sempre più alle grandi capitali europee. Insieme al mio compagni di viaggio Giux abbiamo visto da vicino cosa vuol dire vivere a Ferentari per un bambino. Eravamo in una pizzeria d’asporto e ci siamo seduti dopo una giornata piuttosto stancante, tra il viaggio in Transilvania, il ritorno a Bucarest e il passaggio a Ferentari con le tante fermate del tram di linea di una domenica sera fredda e ventosa. 

Avevamo quasi terminato la pizza, quando entra nel locale una bambina, non avrà avuto più di dieci anni. Ha osservato il cartone, contenete qualche avanzo e la parte finale della pizza in attesa di essere consumata, e lo ha afferrato con una mossa fulminea per poi scappare. Io e Giux ci siamo guardati in faccia perché non avevamo capito. Pensavamo addirittura che quella bambina fosse la figlia del titolare della pizzeria che dava una mano a pulire il tavolo. Invece no. Era una bambina figlia del ghetto di Ferentari. Senza cibo a lei andavano bene anche gli avanzi. Avremmo voluto offrirgliela noi la pizza, magari per un mese intero. Invece non abbiamo avuto il tempo di capire chi fosse e quando lo abbiamo capito quella bambina si era già dileguata. Ecco il pezzo pubblicato su Osservatoriodiritti:

 https://www.osservatoriodiritti.it/2022/04/27/bambini-rom-romania-ferentari-bucarest/

 

domenica 25 dicembre 2022

Roma, Roma, Roma, core de sta' città...

Da Roma si torna sempre più ricchi. Ricchezza in termini di cultura s’intende. Dalla fontana di Trevi che rievoca celebri momenti del cinema italiana (La dolce vita su tutto..), al Colosseo, dalla scalata Trinità dei Monti in piazza di Spagna al Milite ignoto di piazza Venezia e un milione di altri angoli, uno meglio dell’altro. Questa è Roma, la capitale e ogni tanto è bene tornarci a far euna visita.




Vaticano, piazza San Pietro

 

Un’enclave nel territorio italiano, inserita nel tessuto urbano di Roma. È la monarchia assoluta dello Stato Città del Vaticano, il più piccolo al mondo con i suoi 900 abitanti o poco meno.




Musei Vaticani

 

I Musei Vaticani rappresentano una delle collezioni d’arte più vaste al mondo. Raccolgono le opere collezionate dai papi nel corso dei secoli, fin dalla loro fondazione avvenuta nel XVI secolo per opera di Papa Giulio II.




giovedì 20 ottobre 2022

Firenze Galleria degli Uffizi

 

Raffaello, Botticelli, Giotto, Tiziano, Caravaggio, Leonardo da Vinci. Sono soltanto alcuni degli autori di opere dal valore inestimabile che si incontrano visitando la Galleria degli Uffici a Firenze








venerdì 12 agosto 2022

Gli ebrei etiopi in Israele e quel pub a Gerusalemme dove i giovani si ritrovano ad ascoltare musica della loro terra


 Durante la giornata della festività ebraica che comincia nel pomeriggio di venerdì, quando tutti i locali di Gerusalemme erano chiusi, siamo entrati in un locale etiope. Mi aveva colpito la presenza di alcuni ragazzi di colore nell’IDF, l’esercito israeliano e mi è stato spiegato che si trattava di ebrei etiopi. 

Molti sono arrivati in Israele per via delle difficili condizioni di vita nel loro paese. Nel locale sfoggiava una bandiera etiope accanto a quella israeliana. Ho chiesto a chi lavorava in quel ristorante se si trovassero bene in Israele e la risposta è stata più che affermativa. Ho chiesto se conoscessero i loro campioni dell’Atletica e hanno risposto sorridendo che “certo, li conoscevano tutti”. Alcuni ragazzi si sono fatti strada nell’Esercito, altri lavorano nei vari settori. 

Tutti sono fortemente integrati, nonostante le difficoltà iniziali. In quel locale, uno è un ristorante mentre quello accanto è un tipico pub etiope, ci si ritrova e i ragazzi passano alcune ore in allegria fumando narghilè e ascoltando musica delle loro origini.

giovedì 28 luglio 2022

Tel Aviv; grattacieli e onde bellissime. Una città aperta al mondo

 Erano le tre di notte quando, dal balcone del residence dove alloggiavo sono rimasto seduto a guardare il mare. E’ una cosa che mi piace tantissimo perché mi da quel senso di immensità. Nell'occasione ho conosciuto un ragazzo della Costa Rica e una ragazza Israeliana di origine russa. Entrambi molto simpatici. 

Il mare Mediterraneo a Tel Aviv è sempre molto mosso. Onde alte adattissime per il surf. Era notte fonda e in giro c’era tantissima gente. Ragazzi che facevano surf, tantissimi che correvano sulla pedonale, altrettanti con il monopattino. Insomma, Tel Aviv è una città viva, aperta al mondo, piena zeppa di ragazze e ragazzi di tutto il mondo, con un sistema sanitario eccellente e mezzi di trasporto perfetti. Grattacieli e mezzi in movimento per costruire. Segno di una metropoli che vuole crescere ulteriormente. 

La parte più caratteristica è il vecchio porto di Jaffa, quello più antico del mondo e oggi usato solo per fini commerciali. Vi si incontrano numerosi locali e ristoranti. Certo non può non balzare all’occhio il contrasto che esiste tra Tel Aviv e Gerusalemme e, soprattutto, Gerusalemme Est. Da una parte il bello, dall’altra i bambini che giocano in mezzo ai rifiuti.

 

 

 





Ramallah, la capitale della Palestina

 Ramallah è la capitale della Palestina. Dista pochi chilometri da Gerusalemme e ci sono arrivato con un tassista abusivo nel giorno della festa del Sacrificio Islamico. 

Da vedere il mausoleo di Arafat, i locali dove si mangia il falafel, ma anche la chiesa cristiano cattolica. Ramallah è nota infatti per la sua apertura alle religioni diverse dall’Islam.







martedì 26 luglio 2022

Hebron e i campi profughi della Cisgiordania

 Della Cisgiordania ho dei ricordi indelebili. Il muro di separazione, un mostro pazzesco, i checkpoint, i bambini dei campi profughi che giocavano alla guerra. A Nasser ho chiesto di poter vedere Hebron e alcuni campi profughi. Quello di al Arroub, Shuf’ata a Gerusalemme est e quello di Kalandia che si incontra lungo la strada per Ramallah.




lunedì 25 luglio 2022

Museo dello Yad Vashem e Memoriale dell'Olocausto

 Il museo dello Yad Vashem e il memoriale dell’Olocausto è una tappa obbligata per chi si reca a Gerusalemme. Una raccolta immensa di documenti, immagini, oggetti che rappresentarono la tragedia più immane voluta dall’uomo nella storia dell’umanità. Non costa nulla, soltanto bisogna prenotare la visita sul sito dedicato. Il costo eventualmente riguarderebbe soltanto la guida.




Orto del Getsemani e monte degli Ulivi

 L’Orto del Getsemani è un luogo importantissimo per i Cristiani. Vi si ritirò Gesù a pregare prima della Crocifissione.



Hebron e campo profughi al Arroub

Nella città di Hebron, spesso oggetto di incursioni da parte dell’Esercito Israeliano, abbiamo parlato con alcuni residenti. Non tutti se la sentivano di elencare i problemi. Spesso nei loro volti si leggeva il terrore per una situazione invivibile. Ahmed, il titolare di un magazzino, ci ha detto che per buona parte della giornata sono senza elettricità e senza acqua e quella che scende non è potabile. Siamo entrati anche nella moschea grazie all'ospitalità dei locali.